martedì 24 marzo 2009

Incredibile... siamo sotto attacco!!! controllati in Tutto!

Pochi mesi fa, Martin Vuagnoux e Sylvain Pasini, due ricercatori del Security and Cryptography Laboratory (LASEC) di Losanna, in Svizzera, avevano dimostrato come tutto ciò che viene digitato su una tastiera di un computer possa essere intercettato e riprodotto. La dimostrazione si basava sullo sfruttamento delle onde elettromagnetiche emesse dai componenti elettronici delle tastiere. Erano risultate vulnerabili anche le tradizionali tastiere USB e PS/2.

martedì 17 marzo 2009

La Calabrosa

La calabrosa è un deposito di ghiaccio che si produce in caso di nebbia sopraffusa, cioè con temperatura inferiore a 0 °C, generalmente tra -2 °C e -8 °C. Si produce per la solidificazione rapida di gocce generalmente grosse di nebbia sopraffusa. Al contrario della galaverna, costituita da aghi di ghiaccio, la calabrosa è formata da una crosta piuttosto compatta di ghiaccio con granuli che lo rendono simile a una spugna, a causa delle bolle d'aria che vi si trovano. Il colore è biancastro, se sottile è semi-trasparente.

Sulle superfici la calabrosa può formare depositi di grande spessore, specie con vento forte. La densità è maggiore della galaverna, per cui è molto dannosa per i cavi elettrici e rami di alberi.

Il termine "calabrosa" viene dal dialetto bresciano e significa in genere "grande brinata" o "galaverna".

La Galaverna

La galaverna è un deposito di ghiaccio in forma di aghi e scaglie che può prodursi quando la temperatura è inferiore a 0 °C e c'è la presenza di una leggera nebbia.

La galaverna è costituita da un rivestimento cristallino, opaco e bianco intorno alle superfici solide; di solito non è molto duro e può essere facilmente scosso via. Essa si forma perché le goccioline d'acqua in sospensione nell'atmosfera possono rimanere liquide anche sotto zero (stato di sopraffusione). Questo stato è instabile e non appena le gocce toccano una superficie solida come il suolo o la vegetazione si trasformano in galaverna: si tratta quindi di solidificazione, ovvero passaggio dallo stato liquido a quello solido. In particolare, la galaverna richiede piccole dimensioni delle gocce di nebbia, temperatura bassa, ventilazione scarsa o nulla, accrescimento lento e dissipazione veloce del calore latente di fusione. Quando questi parametri cambiano si hanno altre formazioni, come per esempio la calabrosa, che si forma quando le gocce di nebbia sono più grosse e il vento è più forte.

La galaverna si distingue dalla brina perché questa non è coinvolta dal processo di sopraffusione delle gocce d'acqua e si forma per il brinamento del vapore sulle superfici raffreddate a causa della perdita di calore per irraggiamento durante la notte. Le formazioni di ghiaccio, simili alla galaverna, che si producono in assenza di nebbia con temperature inferiori a -8 °C e un'umidità relativa dell'aria superiore al 90% sono più propriamente dette brinone, dato il differente processo di formazione.