giovedì 28 febbraio 2008

Idea lavandino...

Concorso Mini Design Award



da A+D:

Via alla quarta edizione del concorso Mini Design Award. Tema cardine di quest’anno è ”Il Futuro della Città: l’Ambiente. Dare Valore all’Acqua“.

Una delle risorse più importanti di tutte, l’acqua, diventa finalmente oggetto di questo concorso.

Acqua come vita, come risorsa ma anche come elemento di arredo urbano, come valore e fonte di benessere. In una sola parola acqua come valore da comunicare.

Proprio per “dare valore all’acqua” nasce questa quarta edizione del Concorso Mini, aperto a tutti i giovani designer, architetti, professionisti, artisti e grafici dai 18 ai 35 anni. Tutti gli elaborati possono essere inviati direttamente al sito MINIdesignaward.it sul quale resteranno fino al 10 Luglio ‘08 per ricevere i voti di tutti i visitatori.

I dieci progetti più votati verranno poi votati da una giuria d’eccezione formata da nomi del design quali Gillo Dorfles, Michele De Lucchi, Andrea Castronovo, Aldo Colonetti e molti altri…

L’anno scorso i progetti vincitori della terza edizione del concorso MINI (Il futuro della città: Solw o Fast?) vennero ospitati alla Triennale di Milano in una mostra interamente dedicata ai tre progetti finalisti. Quest’anno la location dovrebbe essere Roma, ma la sede deve essere ancora definita. Intanto partecipiamo, i premi sono interessanti ed il concorso è molto bello.

Ancora?... mi servono idee!

Link alle immagini:


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Longhouse


Bella casa >>>

FDRTools

Da clickblog:

Qualche giorno fa è stata annunciata l’ultima release stabile di FDRTools, un programma dedicato alla fotografia HDR (High Dinamic Range) che giunge alla versione 2.1. Questo software, oltre che a creare immagini in HDR, è dotato di un potente sistema di denoise, di un raw importer di tutto rispetto (dcraw) e permette, nella versione advanced, di controllare in modo ottimale anche foto dove ci sono elementi di mosso. E’ inoltre possibile controllare il punto bianco e il punto nero, la gamma tonale e la saturazione ed è possibile “mescolare” insieme immagini che tra loro differiscono per sensibilità, apertura focale, condizioni di luce a addirittura nei soggetti. La novità sicuramente più interessante è che questa versione è disponibile in lingua italiana (al contrario invece delle precedenti versioni). Gli altri miglioramenti più evidenti si possono notare nel Project Browser, (nella gestione dei singoli progetti e nella possibilità di filtrarli a piacimento) e nell’inserimento in dcraw di numerosi altri modelli di fotocamere appena uscite. Diversi, inoltre, i bug risolti. Ricordiamo che FDR Tools è un programma stand alone disponibile in due versioni, basic (che è possibile scaricare gratuitamente) e advanced (dal costo di 49 euro) ed è disponibile sia per Windows che per Mac (sia PPC che Intel)

FDRTools
>>>

Come fotografare di notte

Regolare correttamente l’esposizione e l’apertura del diaframma

Adobe Air


Da melablog:

Il meglio di Internet, con il meglio del desktop. Questa è la filosofia dietro all’ultimo nato tra i progetti Adobe. Stiamo parlando di AIR (Adobe Integrated Runtime). L’obiettivo è di fornire all’utente finale la possibilità di usufruire di tutti gli strumenti tipici del web 2.0 anche quando non si è online. Per usufruire di questa tecnologia basterà scaricare l’applicazione AIR che ci interessa e lanciarla proprio come si fa con un comune eseguibile. Essa ci consentirà di usufruire di molte delle funzioni e dei contenuti tipici di quando si opera online anche quando ci si trova in ambienti in cui non è disponibile la rete. Per le restanti, basterà attendere di tornare “connessi” per sincronizzare l’applicazione con i contenuti online. Un vantaggio di tempo e di costi. Ma non solo: poter lavorare sul desktop con metodi che di solito vengono adottati su internet porta dei vantaggi di stabilità e di interoparabilità tra i vari ambienti operativi. Aziende come Aol, eBay, FedEx, Nasdaq e Salesforce hanno già rilasciato applicazioni in Air. Ma sull’idea di unire internet e desktop, Adobe trova concorrenti come Google (con Gears), e Microsoft (con Silverlight).

Adobe Air >>>

Energia dalle turbine sottomarine

Da ecoblog:

Il principale problema di efficienza di un sistema eolico, come ci ha sottolineato Viviana è dato dalla discontinuità della forza vento. Gli americani, per ovviare al problema, hanno ben pensato di piazzarle sott’acqua, dove la corrente è continua e non disturba l’ecosistema: nel trafficatissimo East River di New York, nei pressi di Roosvelt Island in collaborazione con la Verdant Power, una parte del “Rite project” (acronimo di Roosvelt Island Tide Energy project) è già iniziato e con l’investimento di 3 milioni di dollari consentirà la trasformazione del fiume in una fonte di energia rinnovabile. Le turbine prodotte dalla Verdant assomigliano alle “cugine” eoliche con la tripla pala applicata al rotore che genera elettricità dall’energia cinetica. La corrente del fiume fa girare compiere una rotazione completa alle pale in due secondi, ma le correnti marine sono circa 1000 volte più continue di quelle eoliche tanto da permettere ad ogni turbina di produrre circa 36kilowatt/h. Quando saranno installate le 300 turbine (entro i prossimi dieci anni) la centrale sottomarina produrrà 10 megawatt, ovvero l’energia sufficiente per 8.000 case. Un dato confortante visto che New York è una delle città più efficienti al mondo: in media un newyorkese utilizza circa la metà dell’elettricità media di un abitante di San Francisco. Il progetto non è isolato nel continente americano: sono già previste per i prossimi anni le installazioni di sistemi simili (sebbene più robusti dove le maree hanno una forza maggiore) in Ontario nel fiume St. Lawrence e a Seattle.

Verdantpower >>>


Nascondiglio...

Questo è per i miei amici Corrado e Francesca che necessitano idee per...

...non si può dire, cmq si tratta di un progetto.

ICE Hotel in Svezia

Sicuramente non da portarci qualche donna!!! ...hanno sempre freddo ai piedi. :-)


A prima vista sembrerebbe uscito da uno di quei B-Movies natalizi e invece esiste realmente, funziona ed è anche abbastanza caro. Stiamo parlando dell’ICE Hotel, una vera e propria follia architettonica che si trova nel villaggio di Jukkasjärvi, in Svezia.
Nonostante sia fatto interamente di ghiaccio e neve, all’interno di questo albergo c’è veramente di tutto, dalla chiesa all’ice Bar. Quello che proprio manca sono riscaldamento e camini. Infatti per superare le gelide notti (il letto manco a dirlo è di ghiaccio) i coraggiosi ospiti dormono avvolti da speciali coperte termiche rivestite con pelle di renna. Le immagini sono davvero molto suggestive, e nonostante facciano venire i brividi solo al guardarle, io un soggiorno all’ICE Hotel lo prenoterei.

Ice Hotel >>>


martedì 26 febbraio 2008

Slideshow per Mac OS X

Apimac Slideshow è un programma per creare presentazioni slideshow con immagini, filmati e colonne sonore e ti permette di creare facilmente presentazioni e slideshow che girano come programmi a se stanti su computer Mac e Windows e anche filmati ottimizzati per YouTube, i CD-ROM, il Web, l'iPod, i cellulari e il computer. Apimac Slideshow è facile da usare e si adatta alle più svariate esigenze, permette di creare delle presentazioni gestite automaticamente o manualmente. E' possibile personalizzare l'ambiente di presentazione con sfondi colorati, utilizzare colonne sonore e mostrare immagini e filmati con i rispettivi nomi o altri dati associati mai file.

Apimac Slideshow è in grado di gestire un ampio numero di formati grafici e multimediali: Filmati QuickTime, QuickTime VR, MP3, MPEG, AutoDesk Animator (FLC), AIFF, AU, WAVE, DV, OpenDML file audio, e tutti i principali formati grafici come JPEG, TIFF, Pict, Photoshop, PNG, MacPaint, GIF, animated GIF, Bitmap di Windows BMP e SGI.

Apimac Slideshow ha la capacità di mostrare, insieme ai nomi dei file, i tag IPTC di base (i quali sono dei metadata dell'mmagine) durante la presentazione. Inoltre, utilizzando il pulsante Info nel pannello per la scelta dei file da presentare è possibile vedere le informazioni EXIF, IPTC, e ICC info dell'immagine selezionata.

Con Apimac Slideshow puoi creare presentazioni slideshow che possono essere distribuite come programmi eseguibili sia per Mac che per PC Windows. Le presentazioni eseguibili sono così facili da utilizzare che possono essere lanciate con un semplice doppio clic.
Apimac Slideshow è il massimo per chi vuole distribuire presentazioni o collezioni di filmati o immagini su supporti removibili quali CD-ROM, DVD o qualsiasi altro media digitale.

Apimac >>>


lunedì 25 febbraio 2008

Opanda photofilter


Un programma con ben 100 filtri free per modificare con molta facilità e velocità le vostre foto.

OPanda >>>

Mondo senza fine: intervista a Ken Follett

Mondo senza fine di Ken Follett, sèguito dell’ormai classico I pilastri della terra, continua a spopolare in tutte le librerie d’Italia. BooksBlog vi propone la traduzione di un’intervista all’autore fatta qualche mese fa da Kelly Hewitt (qui la versione originale). Mondo senza fine riporta i lettori nella stessa ambientazione de I pilastri della terra, ma a distanza di duecento anni. E’ una sorta di sequel, ma secondo alcuni può essere letto anche come un’opera indipendente. E’ così? E quali luoghi, personaggi e temi del primo libro i suoi fans potranno ritrovare in quest’altro romanzo?Mondo senza fine è ambientato a Kingsbridge, la città immaginaria de I pilastri della terra. I lettori riconosceranno la cattedrale, naturalmente, e il vicino monastero, oltre al fiume e alle vie principali. Anche la vicina città di Shiring può risultare familiare, e la sede di Earl, Earlcastle. Questa storia è ambientata duecento anni dopo, per cui i personaggi sono completamente diversi. Però sono i discendenti dei protagonisti dei Pilastri, e talvolta mostrano caratteri ereditari che i lettori più attenti ricorderanno. […] Lei ha dipinto personaggi femminili molto forti in Mondo senza fine. Ho letto un’altra intervista in cui spiegava che nel periodo medievale le donne svolgevano ampiamente attività formali e ricoprivano ruoli di primo piano nel campo commerciale, religioso e amministrativo. A quel punto lo storico inglese che c’è in me ha esclamato: “esatto!” Quanto tempo ha impiegato a studiare la storia del XIV secolo? C’è una parte di questa storia che l’attrae particolarmente?
Sono appassionato di storia medievale da circa trent’anni. Principalmente m’interesso della costruzione delle grandi cattedrali - anche se quest’interesse mi ha portato a studiare molti altri aspetti della vita medievale, compreso, come ha osservato lei, il ruolo della donna nella società. Lei ha scritto romanzi storici ma anche molti thriller di successo. Che differenza passa - per uno scrittore - tra i due generi? Tornerà a scrivere thriller dopo Mondo senza fine?
Un thriller è come la fotografia di un gruppo di personaggi colti in un momento della loro vita in cui si trovano in grave pericolo. Un romanzo come Mondo senza fine invece racconta l’intera esistenza di ciascun personaggio principale, dall’infanzia fino alla vecchiaia. La differenza è che c’è molta più roba da inventare! Ha avvertito un po’ di nervosismo quando si è cominciato a parlare di Mondo senza fine come del più importante sequel dell’anno?
Certo, mentre scrivevo Mondo senza fine ero nerovso per via delle grandi aspettative del pubblico. Ma poi è piaciuto ad un numero sufficiente di persone, e questo ha calmato le mie paure. C’è un’altra epoca o un particolare personaggio storico su cui potrebbe scrivere?
Di sicuro tornerò alla seconda guerra mondiale. Guardando indietro nella storia, è ancora la guerra che più assomiglia all’eterna lotta tra bene e male. Ricomprende migliaia di episodi di vita reale ed eroismo capaci di ispirare scrittori come me. I suoi due grandi romanzi I pilastri della terra e Mondo senza fine vengono definiti “epici”. Pensa sia una definizione corretta?
“Epico” per me è un complimento!

Mondo senza fine.

Due secoli dopo I pilastri della terra...
Siamo nel lontano anno 1327. Il giorno dopo la ricorrenza di Halloween quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta, senza essere visto, alla scena sconvolgente dell’omicidio di due uomini. Una volta raggiunta la maturità, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta.

Capiterà loro di vivere, volta a volta, momenti di prosperità e di carestia, episodi di malattia e anni di guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la peste, ma su ciascuno di loro resterà per sempre l’ombra di quell’inspiegabile omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia. Diciassette anni di attesa. Milioni di lettori. Un fenomeno mondiale. Finalmente in libreria il magnifico seguito dei Pilastri della Terra.

La Veillée des Abysses


James Thierrée presenta:
La Veillée des Abysses
con Raphaëlle Boitel, Niklas Ek, Thiago Martins, James Thiérrée, Uma Ysamat.
suono di Thomas Delot.
luci di Jérôme Sabre.
costumi di Victoria Chaplin e Cidalia Da Costa.


L’avevamo lasciato al termine de “La Symphonie du hanneton”, il suo primo spettacolo, mentre James Thiérrée riuniva un “bestiario” fantastico attorno ad un banchetto di mostri e draghi....
La Veillée des Abysses comincia con l’evocazione della potenza di Eolo. Il vento soffia con grande forza. Sono in sei a lottare contro questo uragano che li seppellisce sotto un mare bianco e finisce per trascinarli al cuore di una “terra di mezzo”, attraversata dalla ruvida musica di Tom Waits che si mescola a quella di un concerto per contrabbasso creando magiche suggestioni. Lì, nulla rimane al suo posto, soprattutto il centro di gravità. Allora, tutto si ingarbuglia, gli oggetti si nascondono, si impongono, mostrano le loro leggi, si trasformano, mentre gli esseri umani si alzano in volo… Questa è solo una delle interpretazioni possibili de La Veillée des Abysses, ma migliaia di altre interpretazioni - quanti gli spettatori - sono possibili. Con rara capacità immaginativa, James Thiérrée celebra la gioiosa libertà che nasce dal matrimonio tra humour e poesia, mescolando le differenti tecniche circensi e teatrali. Uma Ysamat e Raphaëlle Boitel, già interpreti de “La Symphonie du hanneton” sono del gruppo, poi altri si aggiungono a loro: Thiago Martins, ballerino di capoeira, Gaëlle Bisellach-Roig, giocoliere e Niklas Ek, sorprendente ballerino e attore (fratello del grande coreografo Mats Ek). La sua compagnia è stata fondata, afferma James Thiérrée, per essere continuamente “in scena”. Ma, a dire il vero, James è dall’età di 4 anni che non lascia mai le scene. Cresce e viaggia infatti sempre a contatto con attori (lavora con i suoi genitori Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin nel loro spettacolo-mito “Le Cirque Invisible”) e, divenuto adulto, lo diviene lui stesso. Quindi, avendo sposato il teatro – una sorta di paese d’origine – ha voluto fare nascere e esistere il suo personale universo. Un mondo in continuo movimento, che sera dopo sera riscopre e trasporta gli spettatori in un luogo di sogno: “Come me, come tutti, quello che gli spettatori chiedono, quello di cui hanno bisogno è essere trasportati da qualche altra parte. Un luogo magico dove si ritrovino delle vaghe reminiscenze, delle storie dimenticate, delle visioni immaginifiche, dei ricordi ingarbugliati… Non so spiegare in modo chiaro come le idee mi vengano. Io parto dalla materia bruta, da fatti concreti, da gesti semplici. Lo spettacolo si compone un passo alla volta, si modifica da solo attraverso le diverse sue rappresentazioni. Tutto è costantemente in divenire. Chi pensa di costruire un’opera ad ogni istante si rende conto fino a che punto i suoi elementi fuggano dal completo controllo del creatore stesso. All’inizio, immagino una storia, poi insieme ai miei artisti ci lavoriamo sopra. Gli artisti sono acrobati, contorsionisti, musicisti; io ascolto i loro desideri. Insieme, noi ascoltiamo il pubblico e le loro reazioni. Non solamente le manifestazioni di gioia, gli applausi, ma anche il respiro di una sala. Ciò è essenziale per mantenere il ritmo, oltrepassare la performance, il puro numero circense, e arrivare all’umanità delle persone. Esprimere lo “scorrere della vita”, lasciare che il cuore si apra all’innocenza ritrovata delle emozioni e delle risa, lasciarsi guidare dall’incanto surrealista delle immagini. E, soprattutto, crederci.”

James Thierrée è uno dei tanti nipoti di Charlie Chaplin, e ha vissuto nel mondo del circo dall'età di quattro anni insieme ai suoi genitori : Victoria Chaplin e Jean-Baptiste Thierrée, creatori del Cirque Bonjour ( Circo Buongiorno ). Con la sua famiglia ha lavorato negli spettacoli Le Cirque imaginaire ( Il circo immaginario ) e Le Cirque invisible ( Il circo invisibile ), mentre da solo, sotto il tendone, ha presentato esercizi di acrobazie, trapezio e biciclette acrobatiche. In questo ambiente ha appreso l'arte della mimica, la magia, e la musica. Per la formazione di commediante ha studiato al Piccolo Teatro di Milano, all' Harvard Theatre School, al Conservatorio nazionale superiore d'arte drammatica di Parigi e all' Acting International francese. James, oltre ai suoi spettacoli personali di circo e di strada, ha lavorato, e lavora tuttora, anche in teatro e nel cinema, diretto tra l'altro da alcuni grandi registi: Peter Greenaway, Bob Wilson, Coline Serreau, Raul Ruiz e Benno Besson. Come lui, anche sua sorella, Aurelia Thierrée, lavora in teatro e con l'aiuto della loro madre ha creato visionari spettacoli, caratterizzati da magiche scenografie; tra questi il più popolare è L'oratorio di Aurelia. Nel 1998, J.Thierrée ha fondato la sua compagnia, La Compagnie du hanneton. Nel suo primo spettacolo, La Symphonie du hanneton, gioca e mischia varie arti espressive: travestimento, giocoleria, acrobazia, contorsione, danza, canto lirico, musica dal vivo. Uno spettacolo in continua trasformazione, dove il sapore circense si fonde con la poetica circolare della drammaturgia, che racconta simbolicamente la vita di un uomo o dell'uomo, attraverso i suoi incubi notturni, i suoi sogni surreali, gli incontri, le paure, le sfide; a volte in modo grottesco, buffo, a volte in modo romantico, per esempio volando leggero (accompagnato dalle note del suo violino) sopra un lampadario. Con questo spettacolo ha vinto diversi premi: un Adami nel 2005 e quattro Molière nel 2006 (spettacolo, scenografia e rivelazione teatrale per lui, costumi per sua madre Victoria Chaplin Thiérrée). Nel 2003, ha creato il suo secondo spettacolo, La Veillée des abysses (La veglia degli abissi). Nel 2007, è stato nominato al César del cinema 2007, come miglior interprete maschile, per Désaccord parfait (Disaccordo perfetto), e ha creato un altro spettacolo, Au revoir parapluie (Arrivederci ombrello), per il quale ha ottenuto un altro Molière. Attualmente vive a Parigi.


La scala libreria


om’è possibile recuperare tutti, ma proprio tutti gli spazi inutilizzati della casa? Basta utilizzare un po’ l’ingegno. Ed ecco che lo studio Levitate Architects di Londra presenta questa scala-libreria che, come la scala-cassettiera di cui vi parlavamo qualche tempo fa, effettivamente riutilizza gli spazi più impensabili. Due ottime idee, anche se i libri non potranno superare un’altezza di 16-18 centimetri per essere posizionati come si vede nella foto.

venerdì 22 febbraio 2008

Windows SP3

Da downloadblog:

Contemporaneamente alle azioni finanziarie e ad al perfezionamento di Windows Vista SP1, Microsoft si appresta a rilasciare il terzo ed ultimo Service Pack per Windows XP. Sarà l’ultimo atto per il sistema operativo più longevo ed apprezzato della casa di Redmond, tanto che in rete si è costituito un movimento popolare per impedire a Microsoft di abbandonarlo. Mentre la prima versione era stata fornita solamente ai beta testers, questa seconda Release Candidate è a disposizione di ogni utente: è sufficiente visitare questa pagina e scaricare lo script; questo inserirà nel registro di configurazione le informazioni necessarie perchè il computer sia riconosciuto come abilitato a scaricare il Service Pack 3 RC2 da Windows Update. Prima di procedere al download ed all’installazione però dovrà essere rimossa qualsiasi versione del SP3 precedentemente installata. E’ precisato che si tratta sempre di una pre-release, cioè non è il Service Pack completo, ufficiale e testato al 100%, che uscirà entrò metà anno (probabilmente nel mese di marzo); inoltre è consigliato che sia installato solo su copie originali di Windows XP, e solo per test, previo backup dei dati sensibili.

Browser Opera



E’ stata rilasciata da poche ore la nuova versione di Opera, la 9.26 per Windows. Opera è un browser web prodotto dall’azienda norvegese Opera Software, multipiattaforma e quindi disponibile per sistemi Windows, Macintosh e Linux.


Ormai non ha niente da invidiare ai più blasonati Internet Explorer, Mozilla Firefox e Apple Safari; soprattutto da quando è diventato completamente gratuito e cioè dalla versione 8.50. Da sempre è considerato come uno dei più sicuri, stabili e veloci software di navigazione, ma ciò nonostante poco conosciuto dal grande pubblico degli utenti web.

Sito Web >>>

Lo starnuto del Panda

giovedì 14 febbraio 2008

The long lost island by Linlith

Past by `larafairie on deviantART

Past by `larafairie on deviantART

Attenti ai virus di San Valentino

Una nuova variante del malware Storm rovina la festa degli innamorati. Gli autori di malware prendono di mira la festa di San Valentino. Come al solito eventi e feste di richiamo sono nell’obbiettivo dei cybercriminali. Ancora una volta risulta evidente quanto siano proattivi i gestori delle Botnet e gli autori di malware nel creare e diffondere i loro codici maligni. Utilizzando delle e-mail aventi nell’oggetto delle formule appositamente studiate essi cercano di indurre le loro vittime a cliccare su determinati siti web facendo così in modo di mettere in collegamento i Pc degli utenti con le Storm-Botnet. In tal caso, le pagine web che vengono linkate sono di facile identificazione perché di solito consistono in un semplice indirizzo IP che rimanda in maniera nascosta a un file del tipo Valentine.exe. Il problema è che solo alcune protezioni antivirus sono in grado di identificare questo file come „infetto“.

mercoledì 13 febbraio 2008

Graphic designer Alberto Seveso



Alberto Seveso >>>

Idee...


Bathboat

Tango...






Jimerickson >>>

Idea...



Idea per separare zona cucina da zona letto.... per casa mia!

Lunar Lounge Design | Retro-Modern




Testo tradotto automaticamente:

Lunar Lounge Design | Retro-Modern and custom furniture design Located in Winnipeg Manitoba Canada and commenced operations November 2001 when Jonathan Sebastian & Colin Miller, Visionaries and Entrepreneurs, had an idea. Design and build classic, retro-futuristic furniture pieces, dedicated to the mid century oriented enthusiast. ” We create unique, stylish and timeless furniture pieces for unique stylish people.” Their client base transcends all ages, all industries & all backgrounds…drawing inspiration from the worlds of music, art, design, from times past and visions of the future. Lunar-Lounge Design is a very cool, Internet based furniture Design Company specializing in hand fabricated, retro inspired, one of a kind furnishings and art pieces. Both Colin and Jonathan, born and raised in Winnipeg and having a passion for Mid century design and architecture, found their niche by combining their interest of artistic expression and design threw the medium of functional art in wood, metals and plastics. With a self-taught, learn-as-we-go philosophy towards design that allows them to approach challenges freely and discover new ideas. Along with that, they believe in the individuality of design - to be able to look at design from a different perspective or reference point, or even a different way of defining an object’s final use and place. Taking an ideas from the past and using modern materials and processes to create a practical solution for today’s environment while retaining the same charm from decades ago. With Impeccable color selection and an eye for style, they have turned what once seemed like an unusual business model into a successful venture over the past 5 years! The product line of Lunar-Lounge consists of retro inspired cocktail tables; Space- aged and mid century inspired lounge seating, accessories and later on this year, a line of versatile storage solutions. Lunar-Lounge has also been commissioned on special projects such as art displays and centerpieces, wall art, custom restaurant furniture and even unique car club trophies. “Design is the result of Idea“ Their designs have been welcomed with open arms to such countries as the Netherlands, Germany, Italy, Japan, United States and the United Kingdom as well as all over Canada. Being that their designs are so personal and customizable, it enables you, the client, endless opportunity to create the ideal furniture piece for your home or business that will best suit your dιcor or personal tastes. By special request, They often take up the challenge of creating “One of a kind” furniture pieces for the detail-oriented client who just can’t seem to find what they are looking for. Jonathan, along with his team will design and build your vision. + Lunar Lounge Design
Lunar Lounge Design | Retro-Moderna e mobili di design personalizzato

Situato a Winnipeg Manitoba in Canada e ha iniziato le operazioni di novembre 2001, quando Colin & Sebastian Jonathan Miller, Visionaries e imprenditori, ha avuto un'idea. La progettazione e realizzazione di classico, retro-futuristiche mobili, dedicato alla metà del secolo orientata entusiasta.

"Noi creiamo unico, elegante e senza tempo per mobili in stile unico popolo".

La loro base di clienti trascende tutte le età, tutte le industrie e tutti gli sfondi… disegno ispirazione dal mondo della musica, arte, design, da tempo passato e visioni del futuro.

Lunar Design-Lounge è molto cool, mobili basati su Internet Design Azienda specializzata in mano fabbricati, ispirato retrò, quella di una sorta arredi e pezzi d'arte.

Sia Colin e Jonathan, nato e cresciuto a Winnipeg e di avere una passione per metà secolo di design e di architettura, ha trovato la loro nicchia combinando il loro interesse di espressione artistica e di progettazione ha gettato le medie di funzionali d'arte in legno, metalli e materie plastiche.

Con un autodidatta, impara-come-noi-andare verso la filosofia di design che permette loro di affrontare le sfide liberamente e scoprire nuove idee. Insieme a questo, loro credono nella individualità del design - di essere in grado di guardare al design da una prospettiva diversa o punto di riferimento, o anche un diverso modo di definire un oggetto di uso finale e luogo. L'assunzione di un idee del passato e utilizzando i moderni materiali e processi per creare una soluzione pratica per l'odierno ambiente, mantenendo lo stesso fascino da decenni fa.

Con impeccabile selezione di colore e di un occhio per stile, che hanno trasformato quello che una volta sembrava un insolito modello di business in un successo venture nel corso degli ultimi 5 anni!

La linea di prodotti di Lunar-Lounge consiste di ispirazione retrò cocktail tabelle; Spazio età e la metà del secolo ispirato salotto sedute, accessori e più tardi su questo anno, una linea di soluzioni di storage versatile.

Lunar-Lounge è stato inoltre commissionato su progetti speciali come la mostra d'arte e centri murali, arte, arredi personalizzati ristorante e persino unica automobile club trofei.

"Il design è il risultato di Idea"

I loro disegni sono stati accolti a braccia aperte a tali paesi, come i Paesi Bassi, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito, così come in tutto il Canada. Essere che i loro disegni sono di così personale e personalizzabile, che consente, il cliente, infinite possibilità di creare il luogo ideale pezzo di mobili per la casa o attività commerciale che meglio si adatta alle tue d ι cor o ai gusti personali.

Con la richiesta speciale, hanno spesso raccogliere la sfida della creazione di "una sorta Uno dei" pezzi di mobili per il dettaglio client-oriented che proprio non possono sembrare a trovare quello che stanno cercando. Jonathan, insieme con il suo team di progettare e costruire la vostra visione.

Lunar Design Lounge >>>

MOCO


Testo tradotto automaticamente:

The italian company MOCO designed Ptolomeo in 2002. Six years later, Ex libris is born, a table obviously inspired by Ptolomeo, with the wisest legs in the world. I saw it live at MAISON objet this January and I must admit that its design is really fascinating. “A new way of designing a table is a difficult and fascinating challenge that has been resolved ironically with a light and elegant top, like the page in a book, yet to be discovered, that finds support in overlapping books. Table with metal legs and glass top laquered in black colour.” MOCO (dimensions: 180×95xH75 cm | 220×95xH75 cm | 140×140xH75 cm)
La società italiana MOCO progettato Ptolomeo nel 2002.
Sei anni più tardi, Ex libris è nato, un tavolo, ovviamente, ispirato da Ptolomeo, con le gambe più saggia nel mondo.

Ho visto che vivo a questo oggetto MAISON gennaio e devo ammettere che il suo design è davvero affascinante.

"Un nuovo modo di concepire una tabella è una sfida affascinante e difficile, che per ironia della sorte è stato risolto con un leggero ed elegante, alto, come la pagina di un libro, che deve ancora essere scoperto, che trova sostegno nella sovrapposizione di libri.
Tavolo con gambe in metallo e vetro temperato laccato lucido, top di colore nero ".

MOCO >>>

Guglielmo Castelli


Testo tradotto automaticamente:

One more reason to make a profile at myspace. Today Guglielmo Castelli sent me a friend request and I came across an artistic profile of a 20 years old painter from Torino, Italy.You are more than welcome Guglielmo! + Guglielmo Castelli
Un motivo in più per fare un profilo su myspace. Oggi Guglielmo Castelli mi ha inviato una richiesta di amicizia e mi sono imbattuto in uno profilo artistico di un pittore di 20 anni da Torino, Italy.You sono più di Guglielmo il benvenuto!

Guglielmo Castelli >>>

Testo tradotto automaticamente:

“These lampshades are unique creations based on the respect of the environment.We work on demand and in partnership with our client, choosing together the type of tree, the fabric of the lampshade and the colour of the base that will best suit the home of the client. The size of the tree trunk, as well as the final height of the lampshade, can also be discussed.“ Each trunk is respectfully selected for its shape, bark % inspiring roots. These are carefully laid out and integreted in a base made to measure. The electric wiring is adapting to the specitialities of each trunk. Last but not least the choice of fabric that will convey light the best. Every thing is possible… ECOLOGICAL CONCEPT Roots only uses fragile trees or those in the shadow of bigger trees. The selected trees will not have been able to grown into healthy and mature trees in their natural environment. Roots does not destroy trees. For each lampshade created,Roots will plant two young trees as part of a forestry regeneration scheme. Future generations will grow and blossom ROOTS concept and design by Sandra & Anthony Mutti, Agnès Marcel
"Questi lampadari sono creazioni uniche basate sul rispetto dei environment.We lavori su richiesta e in collaborazione con i nostri clienti, scegliendo insieme il tipo di albero, il tessuto del lampadario e il colore della base, che meglio si adattano alla casa di Il client. La dimensione del tronco d'albero, così come l'altezza finale del paralume, può anche essere discusso ".

Ogni tronco è rispettosamente selezionato per la sua forma, corteccia% ispiratore radici. Questi sono disposti con cura e integreted in una base fatta su misura. Il cablaggio elettrico è l'adattamento al specitialities di ogni tronco. Ultima, ma non meno importante la scelta del tessuto, che trasmettono la luce migliore. Ogni cosa è possibile…

NOZIONE ECOLOGICI
Usa solo le radici degli alberi fragili o in quelle più l'ombra di alberi. Selezionato alberi non sono stati in grado di diventato sano e maturo alberi nel loro ambiente naturale.
Radici non distrugge alberi.
Per ogni lampadario creato, Roots si pianta due giovani alberi come parte di un sistema di rigenerazione forestale. Alle generazioni future di crescere e fiorire.

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Dopo la lampadina, cosa spengo?


L’iniziativa M’illumino di meno 2008 sta per “culminare”. I lettori più assidui hanno già un occhio di riguardo verso questa tematica al di là dell’iniziativa pubblicizzata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar. Chi invece dei comportamenti eco-sostenibili non ne ha fatto ancora una propria abitudine, può cogliere l’occasione per portare nella propria quotidianità questi semplici gesti. In casa o in ufficio la temperatura è troppo alta e l’impianto è centralizzato? Chiudere il calorifero tramite la manopola di alimentazione renderà l’aria un po’ più tiepida e soprattutto meno secca. Evitare assolutamente di aprire e lasciare le finestre aperte per raffreddare l’ambiente. Un paio di giri alla suddetta manopola e si consumerà molto meno.
Per cambiare aria agli ambienti il modo più efficiente è creare delle correnti d’aria, magari aprendo contemporaneamente due o tre stanze per pochi minuti. Il timer di spegnimento automatico del televisore è la caratteristica più comune e sottoutilizzata dei nostri apparecchi. Se proprio non ce la facciamo a spegnerlo mentre siamo in un’altra stanza, questo timer può farlo per noi. Ovviamente poi ci ricordiamo di passare e spegnerlo definitivamente dallo stand-by, vero?
Molto apparecchi digitali (sveglie, stereo, dolby surround, lettori dvd) mostrano l’orario sui display luminosi: abbiamo realmente bisogno di sapere che ore sono ogni volta che giriamo lo sguardo?
Se invece siamo a lavoro e spegnere il monitor è cosa proprio fastidiosa, possiamo limitare il consumo col il LocalCooling, piccolo programmino che invece di far partire lo screensaver spegne monitor e hard disk. Anche in questo caso, sarebbe molto meglio impiegare quei 3 secondi per spegnere Monitor, Stampante, Scanner, Hard Disk esterni e accessori vari. Anche se Lumachina ci ha spiegato del pc che consuma anche da spento. Il tritacarta è senza dubbio l’apparecchio più simpatico dell’ufficio - ma oggi possiamo farne a meno facendo quattro passi fino al cestino e strappando i fogli a mano. Staccando la sua spina risparmieremo almeno dai 15 ai 50 watt in media. Se in ufficio non c’è nessuno spegnere la macchinetta del caffè e il boiler dell’acqua contribuirà alla causa.

lunedì 11 febbraio 2008

Nik Software Viveza



Al PMA 2008 è stato annunciato un nuovo software per fotografi. In realtà si tratta di un innovativo plug-in per Photoshop chiamato Nik Software Viveza. Questo tool sarebbe in grado, così recita il testo del comunicato stampa, di operare correzioni e miglioramenti in tutta semplicità, senza la necessità di intervenire manualmente con complicate selezioni o maschere di livello. Il motore che si cela dietro questo prodotto, ossia l’U Point technology già sfruttato in software come Nikon’s Capture NX, fornirebbe agli specialisti la possibilità di correggere le foto risparmiando tempo e fatica. In un recente articolo di Macworld questo software viene definito il miglior prodotto presentato al PMA 2008, segno a testimonianza dell’effettiva bontà del plug-in. Dal costo di 249 dollari sarà in commercio a partire da Aprile. Il software assicura inoltre la propria compatibilità con i sistemi operativi Windows e Mac OS 10.4 e superiori. Aspettiamo l’uscita per scoprire ulteriori dettagli.

Via | Niksoftware.com

Il Pc spento ci fa spendere oltre 60 milioni di € ogni anno

Da ecoblog:

Sapevate che ogni anno escono dalle vostre tasche dai 25 centesimi fino a quasi 7 € per colpa del vostro computer spento? Secondo un’indagine condotta dai tecnici della rivista Af Digitale, infatti, il computer consuma energia anche quando non è utilizzato. Mediamente intorno ai 3 watt sono sprecati dalla scheda madre in attesa di premere il pulsante di accensione, basta tenere la spina attaccata alla presa della corrente. I dati arrivano analizzando computer di recente generazione, ma si teme che gli assemblati e le macchine più datate possano consumare molto di più. Considerando il numero di computer in Italia, abbiamo uno spreco annuale che va dai 30 ai 40 megawatt. Circa 60 milioni di € in energia elettrica spariscono nel nulla, una quantità tale da vanificare quasi il risparmio proveniente dall’ora legale. Per evitare il fenomeno, quindi, si consiglia di utilizzate una ciabatta con l’interruttore o staccare la spina dalla presa.

Linux, il sistema operativo attento al risparmio energetico


Linus Torvalds, alla conferenza Linux.conf.au, ha fatto il punto sull’evoluzione della gestione energetica del sistema operativo Linux. “questo e’ un campo in cui eravamo piuttosto scarsi, qualche anno fa; il costruire le infrastrutture necessarie ha preso molto tempo, ma ora siamo finalmente al punto in cui la maggior parte del lavoro e’ stata fatta. Questo non significa che il lavoro sia ultimato. Ora abbiamo degli strumenti che misurano i consumi e si accorgono di quando questi sono troppo alti e ne indicano il motivo, cosa che e’ parecchio importante conoscere. Prima di oggi tutto avveniva in una scatola nera.” Arjan van de Ven, che per molti anni e’ stato kernel programmer e ora lavora ad Intel, ha quantificato il risparmio ottenuto lo scorso giugno: ” Quello che vediamo nei nostri laboratori oggi e’ che Linux montato sui portatili consuma dal 15 al 25% meno energia in idle rispetto a 3 mesi fa.” Il risparmio energetico viene distribuito anche nei minimi tempi morti tra una battitura di tasti e la seguente. Dopotutto i processori lavorano molto più velocemente di noi e, quindi, possono prendersi micro-pause in cui girare a bassa energia anche mentre noi lavoriamo.

venerdì 8 febbraio 2008

House of souls by alejka


eeeehhh scusate devo fare altre prove...

Adeadrockstar

U can rock. by ~LAMARCHEDELEMPEREUR on deviantART

U can rock. by ~LAMARCHEDELEMPEREUR on deviantART

Seconda prova per l'invio di link al blog.

Phootografie


Da oggi userò una nuova funzione del blog. Quella di inviare dei link con delle immagini che catturano la mia attenzione. Quello che trovate prima di questo post è proprio la prova di questa nuova funzione da me scoperta.
Se per caso aveste dei commenti da fare sia alle foto che a questo post vi invito a sciverlo.

Sempre numerosi vi ringrazio per le visite che giornalmente fate sul mio blog.

Un saluto

Luca Costaguta

Flickr – Download di foto: Orangeeeee

Flickr – Download di foto: Orangeeeee

I computer consumano energia anche da spenti


Non basta evitare lo stand-by, bisogna proprio staccare la spina ai pc per fargli smettere di ciucciare corrente. Su AF Digitale di febbraio ci sono i risultati delle prove di consumo sia in modalità stand-by che da spento di 13 modelli desktop, calcolati sull’arco di un anno. Lasciando un computer spento (non in stand-by, proprio spento) ma ancora attaccato alla corrente, si registra un consumo di corrente dovuto alla motherboard che la consuma nel dormiveglia. Il danno economico per il singolo utente si aggira sui pochi euro all’anno, ma a scala nazionale, sommando i contributi di milioni di pc spenti, si arriva a 56 milioni di euro. 30-40 megawattora sprecati per consentire, eventualmente, l’accensione da remoto, l’accensione con un tasto illuminato invece di un vecchio interruttore a pressione, l’alimentazione di periferiche USB che non si accorgono di essere collegate ad una macchina spenta. Le prestazioni dei 13 desktop Acer, HP, Fujitsu e Packard Bell sono riassunte in una tabella di AFDigitale. La rivista fa notare come sia comodo e poco costoso lasciare il pc in stand-by. Io, anche per sicurezza, preferisco scollegare le mie macchine con una bella ciabatta.

mercoledì 6 febbraio 2008

Due piccole utility per XP

ProceXP (ProcExplorer)
Visualizzatore di processi molto potente. (Simil Task Manager, per interrompere alcuni processi)

TeraCopy
Copia alla massima potenza! TeraCopy è una piccola utility pensata per migliorare la funzione di copia dei files all’interno di Windows. Tra le varie cose TeraCopy permette di copiare files ad una velocità maggiore di quella del sistema operativo, di mettere in pausa i processi di copia e risolvere “al volo” eventuali problemi di accesso ai file e/o sovrascrittura. Ottima l’integrazione con la shell di sistema. La licenza è gratuita (per usi “domestici”), funziona su tutte le versioni di Windows, da Windows 95 in poi.




lunedì 4 febbraio 2008

Paolo Bonfanti Band al Muddy Waters

Mi ero dimenticato di recensire questa grande grandissima serata al Muddy Waters con PAOLO BONFANTI!!! GRANDISSIMI!!!

Da genovatune.net:

Tutti i venerdì sera è protagonista il blues con le migliori formazioni italiane ma anche con ospiti internazionali il jazz e la musica d’autore!Venerdi 11 gennaio alle ore 22.30 va in scena uno dei più grandi bluesman italiani, Paolo Bonfanti.


Paolo Bonfanti Band
Genovese, classe 1960, ha iniziato a suonare la chitarra nel 1975 con alle spalle studi di teoria musicale, armonia e pianoforte. Nell'estate 1986 ha seguito un corso al Berklee College of Music di Boston. E' laureato al D.A.M.S. di Bologna con una tesi sul Blues.
Dal 1985 al 1990 è stato il front man di uno dei gruppi più importanti della scena rock-blues italiana, Big Fat Mama, con cui ha inciso tre LPs (l'ultimo un doppio dal vivo), ha suonato nei principali club della penisola e nelle più importanti manifestazioni musicali (Milano Blues Festival, opening act per Johnny Winter; sempre a Milano opening act per Pogues, Stevie Ray Vaughan e Los Lobos; Rock Targato Italia trasmesso da Italia 1; Sanremo Blues trasmesso da RAI 1, ecc.) e collaborato con importanti musicisti italiani ed americani.
Con alcune leggende del British Blues, come il saxofonista Dick Heckstall-Smith (Colosseum, Alexis Korner, John Mayall), il batterista Mickey Waller (Jeff Beck, Ron Wood, Rod Stewart) ed il bassista Bob Brunning (Savoy Brown) ha formato il gruppo Downtown con il quale si è esibito in Italia ed all'estero.
L'attività concertistica è quindi continuata con la propria band (opening act per Holmes Bros., Stephen Bruton, Lucky Peterson, Son Seals, Dave Alvin ecc.; tournées con Dirk Hamilton, Fred James, Roscoe Shelton), da solista (opening act per John Hammond, James Cotton, Dirty Dozen Brass Band; collaborazione con David Essig), con Red Wine, uno dei più importanti gruppi bluegrass europei, con i quali ha collaborato anche in disco, con Beppe Gambetta (Lugano Blues to Bop con Steve Kaufman, trasmesso dalla Televisione Svizzera Italiana; tournée europea nell'estate 1992 con Gene Parsons, ex Byrds), con Fabio Treves in duo (opening act per Junior Wells al Torino Blues Festival, ZZ TOP a Milano) e con la Treves Blues Band. Sempre con Treves ha partecipato alle trasmissioni "Segnali di fumo" (Videomusic) e "Good Vibrations" (Tele +). La band si è esibita, nell'aprile 2001, al prestigioso "CHESTERFIELD CAFE'" di Parigi.
A ciò si sono affiancate un'intensa attività didattica, alcuni articoli e trascrizioni per riviste specializzate, la pubblicazione per la Bèrben di Ancona di un metodo per chitarra country-rock scritto a quattro mani con Beppe Gambetta e la produzione artistica per alcune rock-band italiane (The Groovers, La Rosa Tatuata).
Nel dicembre 1992 è stato pubblicato il primo CD da solista, "On My Backdoor, Someday", per Club de Musique Records, prodotto e mixato a Nashville da Fred James che appare come ospite con la moglie Mary Ann Brandon, Gene Parson e Fabio Treves. Del marzo 1994 è la partecipazione (unico musicista italiano) alla rassegna "South by Southwest" ad Austin, Texas, che precede di poco l'uscita di "The Cardinal Points", registrato in parte ad Austin, con Davis McLarty (Joe Ely), Jimmy Pettit (Joe Ely, John Campbell), David Grissom (Joe Ely, John Mellencamp), Michael Ramos (John Mellencamp, Bodeans) ed in parte in Italia, con David Essig, Fabio Treves, Piero Leveratto e naturalmente, la Paolo Bonfanti Band. A fine '96 è uscito "Tryin' to Keep the Whole Thing Rockin'", che testimonia il valore della Band nelle sue esibizioni dal vivo.
L'anno 2000 segna un nuovo capitolo discografico: "On the Outside", (disco consigliato "BUSCADERO" - aprile 2000) un altro lavoro intriso della solita passione viscerale per la musica degli U.S.A.; dal blues al roots-rock, dalla canzone d'autore al country e bluegrass, con la partecipazione, tra gli altri, di Red Wine e del grande songwriter Jono Manson. Gli spartiti dei brani di quest'ultimo CD sono raccolti in un volume, (a cura delle Edizioni Musicali La Contorsionista) che comprende anche alcune trascrizioni della parti più significative. Il brano "Sometimes", tratto dallo stesso CD, è stato incluso in una compilation insieme a brani dei maggiori musicisti blues di sempre.
Nel 2001 produzione artistica per il cd di Fabio Treves “Blues again”. Nel settembre 2002, tour U.S.A. con il gruppo blue grass RED WINE. Nel febbraio 2003 esce “Gamblers”, registrato in New Mexico, U.S.A., a quattro mani con JONO MANSON. Nel tour di presentazione (marzo 2003) JOHN POPPER, mitico armonicista dei BLUES TRAVELER, ha partecipato ad alcuni concerti.
Dopo il successo delle date di luglio 2002, un’altra tournée con il grande ROY ROGERS, chitarrista slide e produttore di John Lee Hooker.
Nel 2004 ancora una produzione artistica per il cd di Fabio Treves "Bluesfriends", che vede la partecipazione di ospiti quali Roy Rogers, Chuck Leavell, John Popper, Linda Gail Lewis e, con un inedito, il grande e compianto Mike Bloomfield.
Da un progetto di Reinhold Kohl, fotografo/bassista bolzanino, nasce SLOWFEET, una super-band che vede impegnati insieme con Paolo e Reinhold alcuni "mostri sacri" del rock italiano come Mauro Pagani, Franz Di Cioccio e Vittorio De Scalzi.

Line Up:
Paolo Bonfanti: chitarra-voce
Rosalba Grillo: basso
Alessandro Pelle: batteria

Quel comma della legge italiana

Da Reppublica.it:

ROMA - La nuova legge sul diritto d'autore autorizzerebbe gli utenti a pubblicare mp3 di musica protetta dal diritto d'autore. Ciò che finora è stato pirateria diventerebbe legale, quindi, a causa di una svista del legislatore. È quanto ha appreso Repubblica.it parlando con Andrea Monti, avvocato massimo esperto di diritto d'autore e internet, e che ha partecipato in prima persona allo studio della nuova legge. Ha fatto parte dei gruppi di lavoro, presso il Ministero dei Beni Culturali, per lo studio alle modifiche da apportare alla legge sul diritto d'autore. Il tutto è finito in un nuovo comma, che attende ora solo di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non è più modificabile, essendo stato approvato da Camera e Senato.

Nel nuovo comma si legge "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro".
"Chi l'ha scritto non si è reso conto che il termine "degradate" è tecnico, ha un significato ben preciso, che comprende anche gli mp3, a pieno titolo", dice Monti. Come sanno tutti gli appassionati di musica su internet, infatti, gli mp3 sono una versione degradata (perché compressa) della musica originale. Dipende poi dal livello di compressione mp3 se questa degradazione è più o meno udibile dall'orecchio umano.

Di conseguenza, il comma permetterà "di pubblicare mp3 coperti da copyright, senza autorizzazione dai detentori di diritto d'autore: su siti web o anche su server peer to peer, il mezzo non conta. Lì si parla infatti solo di "pubblicazione su internet". L'importante - dice il comma - è che lo scopo sia didattico o scientifico, quindi per esempio posso immaginare un sito che pubblichi la discografia di un autore a scopo di commento e recensione. Oppure una rete peer to peer dei conservatori che mettono la musica a disposizione degli allievi, per studiarla. Tutti usi permessi, se si interpreta in modo letterale la legge".

Il comma è stato scritto dalla Commissione alla Cultura presso la Camera, il cui presidente (Pietro Folena) ha spesso ribadito di voler rendere più libera dai paletti del diritto d'autore la circolazione della musica. Però di fatto il nuovo comma si spinge troppo avanti con la liberalizzazione degli mp3 "e quindi - aggiunge Monti - credo sia una svista, dovuta al fatto che il legislatore non sa che anche gli mp3 rientrano nel concetto di musica degradata".

Che succederà ora? Perché scattino gli effetti della legge, si attende un decreto del Ministero, che fissi i criteri delimitanti gli usi didattici e scientifici (si noti bene, non i criteri relativi al termine degradato, che quindi non è più discutibile). Il comma infatti dice "Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell'università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all'uso didattico o scientifico di cui al presente comma".

Dopo il decreto del Ministero, la nuova legge porterà caos nelle cause sul peer to peer, "sarà difficile per un magistrato dare seguito a una denuncia penale o a un sequestro contro chi è accusato di violare il diritto d'autore su internet, visto che il comma autorizza molti scenari". È possibile però che si corra ai ripari, "che l'iter del decreto ministeriale sia rallentato e nel frattempo si affrettino di modificare la legge".

Pare l'ennesimo caso di legge che si occupa di questioni tecnologiche sconvolgendo, senza volere, gli esistenti paletti, per l'uso improprio di termini tecnici. "C'è un precedente: quando nel 2000 una legge autorizzava, per un errore terminologico, le smart card pirata della tv satellitare. Poi è stata modificata, ma nel frattempo nei processi sono stati assolti i pirati del satellite".

"La legge non ci preoccupa perché sappiamo già come sarà il decreto che fisserà i paletti", dice Enzo Mazza, presidente Fimi (Federazione dell'industria musicale italiana). "E per uso didattico si intenderanno solo i siti che si occupano ufficialmente di didattica, quindi istituzioni accademiche. Nemmeno i siti personali di professori". "Impossibile limitare così - ribatte Monti - perché la costituzione italiana consente a tutti i cittadini di fare divulgazione didattica e scientifica".

Progettare lo spazio verde domestico

Quali elementi vanno considerati per l’arredo dello spazio verde? Che sia un balcone, un terrazzo o anche un davanzale, per dare un tocco di verde (e sperare che duri) è bene considerare almeno qualcuna delle “variabili” riportate in questo post.

Siete in riva al mare o montagna? In Trentino o in Sicilia? In una grande città o in una collinetta in aperta campagna?
Ogni clima ha le sue piante caratteristiche ed alcune che si possono adattare bene se considerate l’esposizione geografica: nord, sud, est oppure ovest? Ognuna di esse offre diversi combinazioni di raggi solari diretti - pieno sole, ombra o parzialmente soleggiato - e diversa intensità di luce di durata.

Considerate anche l’esposizione alla pioggia, al freddo, al caldo e al vento. Se avete a cuore le sorti delle piante più delicate non le metterete sicuramente d’estate davanti al condizionatore o d’inverno in luoghi troppo ventilati. Piuttosto vicino a colonne, muretti o altre piante preesistenti dove saranno più riparate. Infine un occhio al contesto confinante renderà lo spazio verde sicuramente più “intonato” al paesaggio circostante. Supponendo che non gradireste un Baobab sul davanzale della cucina o un abete proprio di fronte alla finestra che illumina il salone, tenete d’occhio le vostre risorse personali prima di mettervi all’opera. Il tempo da dedicare è il fattore-chiave: c’è chi preferisce lavorare molto all’inizio per avviare il tutto e goderselo pian piano, mentre. c’è chi invece ha meno tempo a disposizione e preferisce fare solo interventi mirati e più consistenti.

L’importante è che gusti e finalità siano conciliati con quanto detto qualche paragrafo qui sopra pur rimanendo entro i limiti del budget da investire: probabilmente è la cosa più facile da determinare perché direttamente proporzionale a tutti gli elementi fin qui citati. Non fatevi sorprendere dall’estrema flessibilità delle offerte nei negozi: sforare il budget è facile, ma per ottenere buoni risultati alle volte bastano pochi euro.

Easybartricks: trucchi per stupire.



Magic Bar Trick - Truly Amazing!! - video powered by Metacafe


Volete sorprendere i vostri amici con qualche giochetto simpatico? Easybartricks è un sito che raccoglie e cataloga diversi trucchi da bar e ci spiega come realizzarli facilmente. Ovviamente è tutto gratuito, i trucchi sono presentati tramite dei video (inseriti su Metacafe) e una voce guida, in inglese, ci spiegherà passo dopo passo cosa dobbiamo fare. Le sezioni del sito sono nominate secondo l’oggettistica usata nello svolgimento dei trucchi; avremo quindi bottiglie, monete, banconote, sigarette e accendini. Inoltre esiste una categoria extra, chiamata “magia facile” in cui sono raccolti trucchi di varia natura. Vedremo birre passare dallo stato liquido allo stato solido, fumo creato dallo strofinamento delle nostre dita, sigarette spezzate e riportate a uno stato normale… e così via. Easybartricks è un sito simpatico, i video sono ben fatti e i giochini, per quanto semplici, sono di sicuro effetto e vi faranno vincere qualche scommessa con i vostri amici. Da segnalare la possibilità di commentare i video in questione.

La poltrona Egg Chair


  • La poltrona Egg (3315, 3316, 3317) del 1958 (Fritz Hansen) è una grande e prestigiosa poltrona, originariamente in imbottito in pelle con base in acciaio. In seguito Jacobsen spinse per averne una versione più economica rivestita in tessuto. La poltrona è ancora in produzione.

Da designerblog:
Compie 50 anni la egg chair di Arne Jacobsen. Disegnata nel 1958 per il SAS Royal Hotel di Copenhagen, nel corso degli anni questa poltrona si è trasformata in una vera e propria icona del design a livello mondiale. Per festeggiare l’evento l’attuale casa produttrice, la Fritz Hansen, produrrà una serie limitata di 999 pezzi. Le poltrone, per l’evento proposte in un elegante combinazione di pelli color marrone e sostenute da un esclusiva base in bronzo, saranno identificate singolarmente da un numero progressivo e da un breve testo sulla storia della seduta, incisi sotto la struttura in pelle. E se tutto questo non dovesse bastare bisogna ricordare che ai fortunati possessori verrà consegnato anche un libro celebrativo anch’esso a tiratura limitata. Fritz Hansen, i cui rapporti con Arne Jacobsen risalgono al lontano 1934, unica azienda al mondo a produrre la egg chair originale, ha annunciato che la serie limitata verrà messa in vendita a partire dal primo febbraio 2008. La lista dei negozi in cui sarà possibile acquistare questo gioiello sarà disponibile sul sito Fritz Hansen a breve. Non so voi, ma io un pensierino ce lo faccio…

venerdì 1 febbraio 2008

Un letto da sogno




Si chiama “The Private Cloud” (”Nuvola Privata”) ed è un letto da sogno progettato dal designer tedesco Manuel Kloker e presentato allo scorso IMM di Colonia. Di forma ellissoidale, questo rocking bed consente di addormentarsi in totale relax grazie anche ad un leggero dondolio. Ma se dopo un po’ soffrite il mal di mare, niente paura, è previsto un sistema di bloccaggio che renderà il letto stabile…