da designblog:
sabato 29 novembre 2008
Una borsa anatomica
da designblog:
venerdì 28 novembre 2008
Il Decanter Rainman
da designblog:
giovedì 27 novembre 2008
Pipe Light
Pipe Light è un’installazione che lo studio di architettura Triptyque ha realizzato a San Paolo del Brasile, decorando una casa abbandonata con tubi metallici e lampade. I tubi, circondano e avvolgono l’interno e l’esterno della vecchia casa, le cui pareti esterne sono state per l’occasione dipinte di nero, per ottenere un maggior contrasto con l’acciaio e con le luci.
L’effetto è di una pianta cibernetica, un rampicante di acciaio che invade le pareti, si arrampica dentro e fuori, ma che illumina ed esalta le pareti e gli interni vuoti della casa. Il progetto è stato commissionato da “Micasa”, lo store di arredamento e design adiacente alla casa abbandonata per una performance, e le lampade saranno presto in vendita nello store stesso.
martedì 25 novembre 2008
venerdì 21 novembre 2008
Mac Utente!
Però... messo bene il ragazzo!
mercoledì 19 novembre 2008
mercoledì 12 novembre 2008
I filtri a densità neutra graduale
Quando ci si trova a scattare una foto in cui la luce varia da zone molto illuminate a zone meno diventa complicato avere uno scatto correttamente esposto.
Per ovviare a questo problema alcuni ricorrono alla tecnica HDR o anche a semplici esposizioni multiple da cui selezionare le aree correttamente esposte. Fino a che la scena è statica non ci sono problemi, ma quando c’è un soggetto in movimento la mole di lavoro di postproduzione aumenta di molto.
Una tecnica per eliminare questi problemi è utilizzare i filtri a densità neutra graduale, in inglese “graduated neutral density filter”, che consentono di limitare la luce solo in una parte dell’inquadratura.L’esempio più classico è il sole basso sull’orizzonte. In questo caso la luce forte viene tagliata consentendo di avere una buona esposizione in tutta l’inquadratura. In pratica abbiamo spostato il lavoro sulle luci da un pc dopo lo scatto ad un filtro prima dello scatto.
In pratica si tratta di semplici filtri in cui solo una zona assorbe la luce, mentre l’altra è completamente trasparente. La linea di separazione fra queste due zone può essere netta (hard) oppure morbida (soft), in base all’uso del filtro. La separazione netta dei filtri hard è da preferirsi quando la distinzione delle aree illuminate è ben definita come al mare, mentre quelli soft vanno usati negli altri casi.
I filtri a densità neutra
I filtri a densità neutra, o neutral density, sono filtri grigi che si usano per limitare la luce che gli passa attraverso.
In pratica è un po’ come immaginare l’obiettivo con indosso gli occhiali da sole e sono chiamati neutri perché tutte le componenti della luce vengono filtrate in egual misura evitando dominanze cromatiche nelle foto. Facendo raggiungere meno luce il sensore o la pellicola consentono di avere un’esposizione più lunga a parità di apertura oppure un’apertura più ampia a parità di tempo di esposizione.
I filtri a densità neutra si rivelano utili per:
- ottenere una profondità di campo più limitata. A volte con ambienti con una luce intensa si vuole un buon bokeh di sfondo e poca profondità di campo, ma con alcune fotocamere si potrebbe essere limitati dalla velocità massima dell’otturatore.
- un tempo di esposizione più lunga. Un esempio tipico sono le foto delle cascate in pieno giorno. Per avere un buon effetto di mosso nell’acqua è necessario allungare l’esposizione ed i filtri a densità neutra permettono di filtrare abbastanza luce da rendere un buon effetto cremoso.
Questo tipo di filtro non si può usare in tutte le situazioni, per esempio, nel caso di pose in cui parti diverse hanno differenze notevoli nella luce che li colpisce si deve ricorrere ad un filtro a densità neutra graduale che filtra la luce solo da una parte, consentendo un’esposizione corretta di tutta la foto.
I filtri a densità neutra si differenziano per la quantità di luce che tagliano ed esistono 2 notazioni:
- 0,3 - 0,6 - 0,9 ND. Ogni 0,3 si perde uno stop di luce.
- ND2 - ND4 - ND8. Stessa logica, ma usando le potenze di 2.
Se fotografate paesaggi dovreste sicuramente avere questo genere di filtri nel vostro corredo, perché sono tra i pochi che non si possono riprodurre in postproduzione con un software di elaborazione grafica.
martedì 11 novembre 2008
Successione di Fibonacci
0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 (=F10),
89, 144, 233, 377, 610, 987, 1597, 2584, 4181, 6765 (=F20),
10946, 17711, 28657, 46368, 75025, 121393, 196418, 317811, 514229, 832040 (=F30),
1346269, 2178309, 3524578, 5702887, 9227465, 14930352, 24157817, 39088169, 63245986, 102334155 (=F40)
lunedì 10 novembre 2008
Incredibili capacità umane!
ECCOLO!!!
GUARDATEVI QUESTO
Amazing Things About Everything The Second - video powered by Metacafe
Il Mac Pro secondo una ricerca, emana sostanze cancerogene come il benzene?
Un ricercatore del CNRS (Centre National Recherche Scientifique) insospettito dai strani odori che emetteva un Mac Pro, dopo avere contattato Apple (senza riceve nessuna risposta) ha contattato il laboratorio indipendente GreenPeace. Secondo i risultati emessi dal laboratori, sembra che i Mac Pro in funzione immettono nell'area esalazioni dannose e tossiche come l'idrocarburo aromatico benzene (conosciuto anche come benzolo) e altri derivati.
Ricordiamo che non è la prima volta che viene dichiarato che un Mac Pro sia capace di emanare queste sostanze cancerogene molte pericolose. Infatti circa un anno fa altri sito come HardMac e MacBidouille avevano scoperto cose simili dopo una ricerca di un altro laboratorio indipendente. Al momento Apple è in silenzio stampa, ricordiamo inoltre che già sono in corso ulteriori analisi per cercare di capire se il problema è veramente serio o meno.
Ultimo aggiornamento ( Martedì 04 Novembre 2008 14:50 )
Defraggler: per deframmentare files!
5 consigli per fotografare l'autunno
da clickblog:
L’autunno essendo una stagione di passaggio, è un po’ magico come la primavera.
Le foglie cominciano a cadere e si possono trovare in tanti colori diversi, con una netta dominanza di rossi, arancioni e gialli. Una caratteristica di questi colori è che sembrano dare l’illusione di essere più vicini al soggetto rispetto ad altri colori.
1. Giocate con i colori.Non c’è nessuna regola che vi impedisce di spostare quel che vi circonda per ottenere uno scatto migliore. Cercate foglie dai colori differenti e provate a scattare da angolazioni che diano un certo effetto.
2. Abbassatevi
Provate ad inginocchiarvi o coricarvi per terra. Da questa angolazione e con l’obiettivo a tutta apertura potete concentrarvi sul vostro soggetto senza elementi di disturbo sullo sfondo. In questi casi più l’obiettivo è luminoso e più farà la differenza.
3.Non dimenticate la città
L’autunno non arriva solo nei boschi, ma anche nei centri urbani che possono essere molto suggestivi dipinti con i colori di questa stagione. Soprattutto il confronto fra i colori caldi delle foglie con il grigiore della nostre città.
4. Foglie sull’acqua
Una foglia che galleggia sull’acqua creando delle piccole increspature è qualcosa di molto rilassante. Provate a fare qualche scatto.
5. Giocate con l’otturatore
Provate ad aumentarne la velocità e bloccare le foglie e l’azione. Oppure il contrario, abbassatela molto più del necessario per ottenere una foto con la traccia delle foglie che cadono o si muovono.
Caffè Pedrocchi
giovedì 6 novembre 2008
L’uva: il frutto che fa bene a… tutto!
C’è solo l’imbarazzo della scelta dei benefici che si possono trarre dal consumo del frutto a grappoli per eccellenza: l’uva. Oltre a regalarci il nettare di-vino, infatti, mangiarla fresca, bianca o rossa che sia, è davvero una ‘mano santa’ per il nostro organismo.
Innanzitutto scopriamo che è ottima contro gli scompensi cardiaci e le neuropatie; inoltre, dalla spremitura degli acini, si ottiene un olio ricco di acidi grassi polinsaturi che aiuta a mantenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue. Non solo: la sua polpa, ricca di glucosio, levulosio e saccarosio ne fa un frutto molto nutriente ed energetico.
Tra i ‘gioielli’ che racchiude in sé, l’uva è ricca di pectine e acido tartarico, protettore dell’apparato digerente, di potassio che ha un potente effetto diuretico e un’azione depurante. Inoltre, benché sia zuccherina, in quantità limitate è indicata anche per le diete ipocaloriche grazie al suo potere disintossicante. Quanto alle vitamine contenute nei suoi chicchi, infine, non c’è che dire, non ne manca una: A, C, PP,B1, B2 e molti i sali minerali come il sodio, il calcio, il potassio, il magnesio e il manganese, lo iodio, il fosforo, il ferro e il cromo; è utile, dunque, anche alla cura dei capelli e della pelle.
mercoledì 5 novembre 2008
APPUNTAMENTO per il 10 NOVEMBRE
Ore 14.00 del 10.11.08
Passate parola!